Volumetric analysis of the aneurysmal sac with computed tomography in the follow-up of abdominal aortic aneurysms after endovascular treatment

Abstract

Purpose

Our aim was to assess the usefulness of volumetric analysis for the follow-up of abdominal aortic aneurysms after endovascular repair (EVAR) and operator independence of the method.

Materials and methods

We retrospectively evaluated 99 computed tomography (CT) exams of 33 patients. Two blinded operators assessed the volume before treatment and after EVAR at 1–3 and 12–24 months. Friedman’s statistical test was used to assess the reproducibility of the method. The time required for postprocessing by the two operators was compared.

Results

One patient was excluded. Twenty-one patients showed no endoleak: 12/21 showed a volume reduction at both follow-up scans (9.7% and 19.5%, respectively); 8/21 showed an early volume increase (9.8%) with a late reduction (10.5%); 1/21 patient showed a volume increase at both follow-up scans (endotension). Eleven patients had an endoleak (one type I, nine type II and one type III); 4/9 type II endoleaks showed a volume reduction at both post-EVAR scans (8.5% and 19.5%). All other cases showed a volume increase after EVAR (type II 15.4%/16.8%, type I 24.1%/9.1%, type III 8%/10.7%). The Friedman statistical test assessed operator independence with p < 0.001. Mean difference between the two operators was 0.9% (0–4.3%).

Conclusions

CT volume analysis is an accurate and reproducible modality for the follow-up of abdominal aortic aneurysms after EVAR. At early follow-up, contrast-enhanced CT remains mandatory to identify small endoleaks. For later follow-up, volumetric analysis would eliminate the need for contrast material in asymptomatic patients with stable or decreasing aneurysm volume.

Riassunto

Obiettivo

Scopo del presente lavoro è stato valutare l’utilità clinica dell’analisi volumetrica nel follow-up dei pazienti sottoposti a trattamento endovascolare per aneurisma dell’aorta addominale (EVAR) e stabilire l’indipendenza dall’operatore del metodo.

Materiali e metodi

Sono state valutate retrospettivamente 99 tomografie computererizzate (TC) di 33 pazienti. Due operatori in cieco hanno calcolato il volume prima e dopo EVAR a 1–3 e 12–24 mesi. È stato utilizzato il test statistico di Friedman per provare la riproducibilità del metodo. È stato inoltre confrontato il tempo necessario ai due operatori per il post-processing.

Risultati

Un paziente è stato escluso. In 21 pazienti non è stata osservata la presenza di endoleak: 12/21 presentavano una riduzione del volume ad entrambi i controlli (9,7%/19,5% rispettivamente); 8/21 presentavano un incremento iniziale (9,8%) con una riduzione tardiva (10,5%); in 1/21 il volume era incrementato ad entrambi i controlli (endotension). È stato osservato un endoleak in 11 pazienti (1/11 tipo I, 9/11 tipo II e 1/11 tipo III); 4/9 endoleak tipo II presentavano una riduzione volumetrica ad entrambi i controlli dopo EVAR (8,5%/19,5%). In tutti gli altri casi si è osservato un incremento volumetrico post-EVAR (tipo II 15,4%/16,8%, tipo I 24,1%/9,1%, tipo III 8%/10,7%). Il test statistico di Friedman ha dimostrato l’indipendenza dall’operatore con p<0,001. Lo scarto medio tra i due operatori è stato di 0,9% (0%–4,3%).

Conclusioni

Il calcolo del volume alla TC è un metodo accurato e riproducibile per il follow-up degli aneurismi dell’aorta addominale dopo EVAR. Al controllo precoce, l’impiego del mezzo di contrasto (MdC) rimane indispensabile per identificare la presenza di piccoli endoleak. Per i controlli successivi, l’analisi volumetrica consente di eliminare l’uso del MdC nei pazienti asintomatici con volume dell’aneurisma stabile o ridotto.