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Sui limiti dell’Elettrodinamica e i nuovi risultati sperimentali sulla radiazione cosmica

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Il Nuovo Cimento (1924-1942)

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L’A. mostra (1–6),sulla base délie considerazioni di Bohr e di Rosenfeld, chela rappresentazione delle azioni elettriche è rimasta, sostanziale, quella data per mezzo délie equazioni di Maxwell.

Esposti (7–9)i principali risultati sperimentali dello studio della radiazione cosmica, studia (10 –12)il processo della perdita di energia per «radiazione di frenamento» eon i metodi semiclassiei di Weizsäcker.Nei par. 13–14,si discutono le consegu enze teoriche della nuovissima conferma sperimentale — connessa con la scoperta dell’ « elettrone pesante » — della validità delle leggi dell’Elettrodinamica anche nel caso di elettroni di grandissima energia.

Nella conelusione l’A. sostiene che l’organismo della Elettrodinamica possa essere concepito corne un « osservabile » (nel senso di Dirac)e che divenga, cosi, naturale che per essa non si trovino limiti fino a che si rimanga nello « spéciale sistema di riferimento » proprio di questo « osservabile ».

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  2. Vedi per maggiori dettagli p. es. 1’ opuscolo,Rayons cosmiques diB. Rossi, Parigi, 1935.

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  1. Le esperienze diBowen, Millikan eNeher («Phys. Rev.»,53, 217, 1938) hanno mostrato che questa nuova particella èdi natura secondaria, cioè prodotta nell’ alta atmosfera dagli elettroni cosmici primari. Pertanto è diventata molto probabile l’esistenza d’un processo elementare di questo tipo: nell’ urto molto stretto d’un elettrone contro un nucleo si ha un tale scambio d’energia e di quantità di moto che viene creato un elettrone pesante, positivo o negativo. L’elettrone pesante avrebbespin 1 (in unitàh/2π) e avrebbe una notevole probabilitá di trasformarsispontaneamente, previa emissione d’un neutrino, in un elettrone di massa normale. Questa probabilità cresce con il diminuire della velocità dell’elettrone pesante, e ciò spiega il netto prevalere dellaradiazione molle per energie inferiori a 108 Volt-e (Blackett). L’esistenza di particelle instabili di questo tipo e con questa massa, fu, già nel 1935, postulata dal giapponeseH. Yukawa, nel tentativo di render conto teoricamente délie forze diHeisenberg-Majorana tra un protone e un neutrone. Ora è molto interessante che, dallo studio delle curve d’intensità della radiazione coamiea e da altri dati sperimentali,H. Euler eW. Heisenberg siano riusciti (questi risultati saranno presto pubblicati) per diverse vie ad apprezzare lavita media di questa nuova particella elementare e per la durata di essa abbiano trovato dei valori ({ie132-01}10−11 sec) che si accordano con quello ottenuto dallo stessoYukawa in base ai dati della radioattività β.

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Questo articolo costituisce il testo di una conferenza letta il 28 gennaio 1938-XVI nel Seminario Matematico e Fisico di Milano (vedi « Rendiconti del Seminario Matematieo e Fisieo di Milano », vol. XII) e viene qui ripubblicato per desiderio espresso all’A. dalla Redazione di questa Rivista.

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Gentile, G. Sui limiti dell’Elettrodinamica e i nuovi risultati sperimentali sulla radiazione cosmica. Nuovo Cim 16, 113–135 (1939). https://doi.org/10.1007/BF02960271

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