Una donna di 68 anni nel marzo 2013, per insorgenza di cefalea, diplopia e presenza di lesione sellare, veniva sottoposta a intervento chirurgico di adenomectomia ipofisaria transfenoidale, con diagnosi istologica di adenoma ipofisario a cellule ACTH (iperespressione di p53, Ki67 = 3%). Il controllo ormonale postoperatorio mostrava insufficienza ipofisaria completa, per la quale veniva prescritta terapia sostitutiva con L-tiroxina e corticosteroidi. Successivamente, la paziente non si è sottoposta ai controlli neuroradiologici fino al 2015 quando, per insorgenza improvvisa di amaurosi completa destra, ptosi palpebrale destra e intensa cefalea, la RMN dimostrò incremento volumetrico del tessuto patologico in sede sellare con estensione ai forami dei nervi ottici e alle celle etmoidali e fu quindi sottoposta a reintervento neurochirurgico. Sei mesi dopo, per la ricomparsa della sintomatologia oculare e della cefalea, una nuova RMN evidenziava una notevole crescita del tessuto patologico residuo, con notevole estensione alle strutture epi- e parasellari (Fig. 1). In considerazione dell’evoluzione del quadro clinico e delle caratteristiche istopatologiche dell’adenoma, veniva posta indicazione per trattamento combinato con radioterapia e temozolomide (TMZ). Il protocollo generalmente impiegato per il trattamento dei pazienti con adenomi atipici e carcinomi ipofisari prevede la somministrazione di TMZ al dosaggio di 150–200 mg/m2/die per 5 giorni ogni 28 [1]. In questo caso è stata impiegata l’associazione tra radioterapia e TMZ con dosaggio metronomico (100 mg/die) senza interruzioni per un regime di 6 settimane, corrispondente all’intera durata dalla radioterapia, secondo il protocollo Stupp utilizzato nel trattamento dei glioblastomi [2]. Il trattamento ha determinato una marcata riduzione volumetrica del tessuto patologico che si è stabilmente mantenuta nei due anni successivi di follow-up e risoluzione della ptosi palpebrale (Fig. 2).

Fig. 1
figure 1

Scansione RM coronale T1-pesata post 6 mesi dal 2° intervento NCH

Fig. 2
figure 2

Scansione RM coronale T1-pesata post 24 mesi dal trattamento combinato TMZ e RT