Commento a:

Liver disease in children and adolescents with type 1 diabetes mellitus: a link between glycemic control and hepatopathy.

M.H. El-Sayed, R.A. Thabet, M.T. Hamza, M.S. Hussein, M.M. El Saeed.

Diabetes Res Clin Pract (2020) 170:108458

I soggetti affetti da diabete mellito tipo 1 (DMT1) con scarso controllo glicemico possono sviluppare una particolare patologia epatica, nota come epatopatia glicogenica [1]. Tale patologia, reversibile se trattata precocemente, è dovuta all’accumulo di glicogeno negli epatociti ed è caratterizzata da epatomegalia e aumento delle transaminasi [2].

La nonalcoholic fatty liver disease (NAFLD), tipica dei soggetti con DMT2 e pluri-patologie metaboliche, è più rara nei soggetti con DMT1, specie se giovani, e non presenta la tipica reversibilità dell’epatopatia glicogenica dopo ottenimento di un buon controllo glicemico [3]. Questo studio di El-Sayed e collaboratori ha come obiettivo primario quello di valutare la presenza di patologia epatica in bambini e adolescenti con DMT1. L’obiettivo secondario è rappresentato dalla valutazione degli effetti che il miglioramento del controllo glicemico può avere sulla funzionalità epatica. Lo studio, di tipo trasversale, è stato condotto su 107 bambini e adolescenti (età inferiore ai 18 anni), normopeso, affetti da DMT1. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a dosaggio di transaminasi (ALT e AST) e di HbA1c, e a ecografia addomino-pelvica; tutti i soggetti con transaminasi elevate (oltre 3 volte il limite superiore di riferimento) sono stati poi sottoposti a fibroscan. Novantotto di questi pazienti avevano transaminasi normali, mentre i restanti 9 avevano ALT e AST elevate. Il gruppo di pazienti con transaminasi normali aveva un valore medio di HbA1c di 8,2% e un solo paziente presentava epatomegalia all’ecografia; nel gruppo di pazienti con transaminasi elevate, l’HbA1c media era di 10,8% e tutti presentavano epatomegalia; il fibroscan effettuato in quest’ultimo gruppo ha mostrato un fibrosis score alterato in tutti i pazienti (valore medio = 1).

Tutti i pazienti con transaminasi elevate sono stati inseriti in un programma di miglioramento del controllo glicemico, tramite modifiche riguardanti lo stile di vita e l’ottimizzazione della terapia insulinica.

Un adeguato controllo glicemico ha determinato dopo un anno una significativa riduzione nelle transaminasi (valori medi \(\text{ALT} = 25~\text{U/L}\) e \(\text{AST} = 29~\text{U/L}\)), nel fibroscan fibrosis score (valore medio = 0) e nell’ HbA1c (valore medio = 9%), \(p = 0{,}003\), \(p = 0{,}01\) e \(p = 0{,}003\), rispettivamente.

Concludendo, lo scompenso metabolico è un fattore predisponente a patologie epatiche in pazienti con diabete mellito. Soggetti giovani con DMT1 e scarso controllo della malattia possono presentare una particolare patologia epatica, nota come epatopatia glicogenica, che, se riscontrata in fase non fibrotica, può essere reversibile mediante miglioramenti comportamentali e terapeutici.