Conclusioni
Da tutto quanto abbiamo finora esposto possiamo venire alle seguenti conclusioni:
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1)
La legge secondo la quale il ferro introdotto in un campo magnelico assume la sua magnetizzazione definiliva è rappresentabile per tutte le condizioni considerate, (e cioè per campi compresi fra 0,035 e 0,14 unità, per campioni di qualità diverse con o senza magnetismo residuo, suddivisi secondo le linee di forza del campo inducenle o parallelamente a queste, e per le temperature da 15° a 150°) dalla equazione.\(\varphi = {\rm A}\left( {1 - e^{ - \lambda _{\sqrt t }^3 } } \right)\)
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2)
Le variazioni di condizioni di esperienza provocano entro i limiti considerati soltanto variazioni nei valori di A e di λ, e precisamente:
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a)
Col diminuire del campo inducente A e λ diminuiscono insieme.
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b)
A e λ diminuiscono pure insieme colla suddivisione del campione, in qualunque modo questa si effettui.
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c)
Quando si dia at campione la forma di tubo, A e λ assumono valori maggiori che non pel campione in forma di cilindro massiccio.
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d)
A e λ variano insieme nello slesso senso col variare delle qualità del campione.
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e)
Coll’ aumentare della temperatura A diminuisce, mentre λ rimane pressochè costante.
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f)
Se il campione ha un magnetismo residuo, A e λ assumono valori minori che non quando il campione venga sottoposto all’ esperienza complelamente smagnetizzalo.
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References
Chiameremo invece Magnetismo Istantaneo (M. I.), ancorchè impropriamente, la prima parte, e Magnetismo Totale (M. T.) la somma del M. I. col M. S.
Le curve ottenute ripetendo alcune volte l’esperienza riescirono sempre perfettamente sovrapponibili.
(Proc. Roy. Soc. London, 1894)
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Bernini, A. Sul Magnetismo Susseguente del Ferro. Nuovo Cim 2, 291–322 (1911). https://doi.org/10.1007/BF02958500
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