Riassunto
Con la presentazione della sua memoria alla Pontaniana, Nobile chivase definitivamente con le eclissi di Sole. Non sarebbe mai più ritornato sull’argomento; non ci si era divertito e non ci aveva ricavato nulla, salvo l’onore di essere tra i fondatori della Società degli spettroscopisti. Ma egli non capì o non volle capire quanto questa nuova scienza fosse la vera frontiera dell’astronomia. Riprese invece l’elaborazione delle misure di longitudine awiate con Tacchini nel 1869. Tra calcoli e verifiche passarono oltre due anni, durante i quali fu impegnato anche in altre importanti faccende, come insegnare matematica e fisica con grande impegno e metiere su famiglia.
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Capaccioli, M., Galano, S. (2012). La sfida della longitudine per un artista della misura. In: Arminio Nobile e la misura del cielo. i blu - pagine di scienza. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-2640-7_8
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-2640-7_8
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