Riassunto
Il breve “programma di lavoro” che avete appena finito di leggere dovrebbe avervi convinto che esistono molti e validi motivi per approfondire lo studio dei metodi statistici e probabilistici. Prima di addentraci nel mondo del Caso, voglio però sottolinearne uno, che ritengo concettualmente il più significativo: cercherò di chiarirlo con un’analogia. Supponete di essere un giornalista, incaricato di redigere la cronaca di una manifestazione di piazza, a cui partecipi un gran numero di persone. In linea di principio, potreste pensare di cominciare il vostro articolo in questo modo: Verso il fondo, sulla destra, Tizio e Caio commentano animatamente il discorso dell’oratore, mentre Sempronio sembra meno interessato e scorre svogliatamente il giornale: un po’ come Tizia che, al centro della piazza, sta conversando al telefonino. Proprio qui davanti, sua sorella Sempronia si guarda attorno alla ricerca di una via di uscita e, soprattutto, di una toilette…
“Tell the truth, nothing but the truth but not the WHOLE truth” M. Kac
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Piazza, R. (2009). La descrizione statistica dei dati. In: I capricci del caso. UNITEXT(). Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1116-8_2
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