Estratto
II trattamento dell’AR si basa sull’associazione di farmaci diversi ed include di norma un antinfiammatorio non steroideo od un analgesico puro, una dose medio-bassa di steroide, ed un trattamento immunosoppressore cosiddetto “di fondo” o “modificante l’evoluzione della malattia”. In questa classe di farmaci sono inclusi idrossiclorochina, sulfasalazina, ciclosporina, metotressato e leflunomide. In epoca più recente, sono entrati nell’armamentario terapeutico altri farmaci modificanti l’evoluzione della malattia raggruppati sotto il termine di farmaci biologici. Essi hanno una efficacia senza precedenti sui sintomi dell’AR ed alcuni di essi hanno dimostrato di ritardare od impedire la comparsa di erosioni, se usati in modo continuativo. Sono attualmente in commercio in Italia l’anticorpo monoclonale anti-TNFα chimerico (Infliximab) ed umano (Adalimumab), il recettore solubile p75 del TNFα (Etanercept), l’antagonista ricombinante del recettore per l’IL-1 (Anakinra) e l’anticorpo monoclonale anti-CD20 (Rituximab), che interagisce con recettori espressi sulla membrana delle plasmacellule, inducendo una duratura deplezione di questa classe di cellule.
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Cimmino, M. (2007). Terapia E Imaging Follow-Up. In: Artrite reumatoide e spondiloentesoartriti. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0686-7_6
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