Ricerche sulla componente dura della radiazione penetrante eseguite per mezzo di nuclei di ferro magnetizzati

Riassunto

Si descrive un complesso di esperienze eseguite parte a Roma, parte a Pian Rosà (presso Cervinia di Val d’Aosta) con lo scopo di ottenere indicazioni sullo spettro energetico della componente dura della radiazione cosmica, utilizzando un dispositivo di nuclei di ferro magnetizzati. L’interpretazione dei risultati sperimentali suggerisce quanto segue:

• 1∘) Se si ammette che lo spettro delle energieE dei mesoni, al limite dell’atmosfera, sia rappresentabile con la leggeE ^-n, conn = 2,87, anche per le più basse energie dei mesoni che possono raggiungere il livello del mare (E maggiore circa di 2.10⁹ eV), allora si trova, per il rapporto fra la vita media τ e la massa a riposo μc² del mesone, il valore τ/μc² = 2,2.10⁻⁸ sec/MeV.

• 2∘) Supponendo invece τ/μc² = 3.10⁻⁸ sec/MeV si deve concludere che la funzionef(E) = E ^-2,87 non rappresenta sufficientemente lo spettro mesonico al limite dell’atmosfera in quanto tale spettro, per energie inferiori a circa 4.10⁹ eV, deve essere meno ricco di mesoni di quanto non lo richieda la funzioneE ^-2,87.

• 3∘) L’ipotesi di una natura complessa della componente mesonica e in particolare quella concernente l’esistenza di due mesoni con vita media diversa è, per ora, da escludersi.

• 4∘) Si conferma l’esistenza di un eccesso positivo nella radiazione mesonica di circa il 20 % in accordo coi risultati di altri autori.