Riassunto
Quando affrontiamo tematiche così complesse e spesso così tenacemente taciute, possiamo lecitamente chiederci se ci stiamo inoltrando in un territorio troppo insidioso e troppo pericoloso o se stiamo evocando un dolore del tutto inutile. Possiamo pensare che nessun dolore è inutile se promuove un cambiamento, se può far intravedere un percorso di trasformazione, se qualcuno lo ascolta e non fugge. Quando si ha l’opportunità di contribuire ad alzare il velo sul silenzio, si mette in moto una grande forza creativa e vitale, un processo di riflessione che può stimolare nuovi apprendimenti e nuovi punti di vista riguardo la storia emotiva del bambino con disabilità. Viceversa ogni silenzio, ogni censura, ogni rimozione, ogni generalizzazione, contiene in sé una spinta all’esclusione e produce un preciso effetto, anche se non sempre manifesto. Si tratta di capire quale esso sia, di non rinunciare a interrogarsi, di pensare e dunque di non assuefarsi passivamente.
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Pesci, M.C. (2013). La storia emotiva del bambino in riabilitazione. In: La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-5277-2_5
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-5277-2_5
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Print ISBN: 978-88-470-5276-5
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