Riassunto
Nell’ambito dell’internet addiction l’evidenza clinica e i rimandi contro-transferali delle relazioni terapeutiche hanno orientato il nostro pensiero verso la necessità di separare la psicopatologia riscontrata in pazienti adulti da quella emersa, con contorni meno definiti, in pazienti adolescenti. Abbiamo in precedenza accennato a come tali differenze siano la testimonianza di un gap generazionale che tende a riproporsi anche nella presentazione dei sintomi, che appaiono correlati a diverse modalità di interagire con realtà e relazioni web-mediate. Nonostante ciò, immigrati e nativi digitali sembrano avere a disposizione dinamiche difensive in parte sovrapponibili. Mi riferisco al ricorso che entrambi fanno a difese o dispositivi dissociativi, pur con profonde differenze strategiche e strutturali. In senso più ampio, dove c’è un comportamento compulsivo c’è uno stato dissociativo in atto, proprio come fosse una parziale e temporanea incapacità di intendere e di volere, che sospende le funzioni coscienti della mente. Penso alla razionalità, alla logica e alla forza di volontà che sono spesso travalicate e inefficaci nel contenimento della spinta compulsiva. Questo vale nell’ambito di tutte le dipendenze patologiche fino alle patologie ossessivo-compulsive che, essendo primariamente disturbi del pensiero, svolgono un ruolo di trait d’union tra le addiction e i fenomeni dissociativi. Il punto cruciale di ciò che vogliamo trattare è come riuscire a integrare all’interno del concetto di dissociazione lo stesso comportamento patologico (prolungate ore di connessione) che pazienti immigrati e nativi digitali svolgono con finalità tanto diverse, da giustificare modelli comprensivi e percorsi riabilitativi altrettanto differenti. Per fare questo è bene ripercorrere gli alterni destini del modello dissociativo, culturalmente europeo e di difficile collocazione nosografica, che fin dall’origine fu posto come elemento di continuità tra nevrosi e psicosi, smarrendo in parte la propria identità nel passaggio dal pensiero psicopatologico francese a quello tedesco.
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Tonioni, F. (2013). Il nucleo fondamentale della dissociazione. In: Psicopatologia web-mediata. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-2817-3_5
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