Riassunto
Le indicazioni alla colonscopia virtuale sono riassunte nella Tabella 3. Di queste, la colonscopia incompleta in soggetto con sintomi d’allarme è la più consolidata; fin dal 2006 questa indicazione è stata inclusa nelle linee guida delle principali società dell’area gastroenterologica e radiologica [3]. Per avere un’idea dell’indotto di colonscopie virtuali che solo questa indicazione genera, è necessario conoscere il tasso di colonscopie incomplete, che in Italia nel 2008 è risultato del 17% [4]. Il tasso di endoscopie incomplete è superiore negli anziani, in cui peraltro la probabilità di avere una lesione clinicamente importante è maggiore e sono aumentate le localizzazioni al colon destro [5]. In questi casi la colonscopia virtuale è da preferire al clisma opaco, sia per la migliore accettabilità, sia per le sue superiori prestazioni diagnostiche, come documentato dallo studio inglese SIGGAR, di cui sono stati recentemente presentati i risultati preliminari [6]. La colonscopia tradizionale è spesso incompleta in presenza di un tumore stenosante. Poiché in questi casi devono essere ricercate eventuali lesioni sincrone, adenopatie e localizzazioni secondarie ai parenchimi, la colonscopia virtuale è eseguita in corso di somministrazione di mezzo di contrasto iodato per endovena (Fig. 1).
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Regge, D., Iussich, G. (2012). Le indicazioni. In: La colonscopia virtuale. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-2550-9_3
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-2550-9_3
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