Riassunto
I termini nanoscienza e nanotecnologia sono ormai parte del lessico comune, anche se il significato preciso sfugge a chi ha una conoscenza del mondo esclusivamente “intuitiva”. Quando le dimensioni degli oggetti coinvolti in un fenomeno fisico, chimico o biologico diventano piccoli quanto la miliardesima parte di un metro (1 nm = 10-9 m), la comprensione intuitiva, che la natura macroscopica del mondo reale ha sviluppato negli esseri umani, perde la sua validità. Su scala nanometrica i fenomeni fisici devono essere descritti seguendo le leggi della meccanica quantistica, una rappresentazione dell’ “infinitamente piccolo” che ha una struttura logica sua propria e che si apprende, normalmente, a livello universitario perché si basa su concetti probabilistici e la matematica necessaria a descriverli non è proprio banale.
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Bibliografia
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1913: N. Bohr interpreta le linee spettrali dell’atomo di idrogeno.
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Il telefono fu inventato da Antonio Meucci nel 1871, anche se il brevetto del 1876 con cui fu sfruttata l’idea è dell’americano Alexander Graham Bell. La radio fu inventata nel 1895 da Guglielmo Marconi.
L’aspirina fu inventata da C.F. Gerhartd nel 1853, ma fu commercializzata dalla Bayer nel 1874. Alexander Fleming fu l’inventore della penicillina nel 1928.
Il premio Nobel in fsica del 1956 fu attribuito congiuntamente a W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain “for their researches on semiconductors and their discovery of the transistor efect”.
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In realtà il dipartimento si chiama “Materiali e dispositivi” e raccoglie oltre agli istituti del CNR anche i centri di eccellenza che furono dell’INFM.
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IIT. L’Istituto Italiano di Tecnologia è una fondazione di diritto privato istituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze congiuntamente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
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Davoli, d.I. (2011). La rivoluzione scientifca della seconda metà del XX secolo. In: Oltre i materiali. La scienza tra le nostre dita. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1762-7_3
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