Estratto
Il primo elemento necessario a produrre un buon referto è il quesito clinico. In passato, fino al D.Lgs. 230 del 1995, la possibilityà di avere un’adeguata giustificazione clinica per un esame radiologico dipendeva spesso dalla sensibilità e dall’educazione del medico prescrittore, dalla sua fiducia nel radiologo e dal loro rapporto di collaborazione. Poteva, quindi, essere una battaglia persa, perché l’importante era che ’esame fosse eseguito comunque, a prescindere dal quesito scritto e dal referto radiologico: così all’ortopedico o all’odontoiatra — tanto per citare i primi specialisti che vengono in mente — interessava maggiormente l’esecuzione e la documentazione iconografica dell’esame richiesto piuttosto che la sua interpretazione da parte del radiologo, che in alcuni casi avallava tale atteggiamento, e continua purtroppo a farlo, redigendo referti rinunciatari o poco significativi (Fig. 14).
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(2009). L’informazione clinica per un buon referto. In: La comunicazione radiologica. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1108-3_6
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