Estratto
Una buona parte degli esami richiesti sono negativi. Ciò non significa che si tratti sempre di richieste inutili — come quelle derivanti da “medicina difensiva” oppure da un inquadramento clinico errato o troppo generico — perché i clinici ci dicono che molte volte un esame negativo può essere comunque molto utile: come nel caso di un dolore acuto ed improvviso del torace, nel quale la negatività dell’esame radiologico può escludere da subito uno pneumo - torace ed orientare verso un fatto embolico o ischemico cardiaco, consentendo di attivare immediatamente le procedure diagnostiche adeguate (Fig. 48); oppure nel caso di un dolore addominale non definito, nel quale l’ecografia può escludere le situazioni più comuni (come l’ostruzione calcolotica delle vie biliari ed urinarie), in modo da favorire l’impiego più mirato delle metodiche di secondo livello.
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(2009). La refertazione della negatività. In: La comunicazione radiologica. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1108-3_12
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-1108-3_12
Publisher Name: Springer, Milano
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