Estratto
Giove, di tutti i pianeti del Sistema Solare, è il più gratificante da studiare perché si possono osservare cambiamenti da una notte all’altra, a mano a mano che le nubi trascinate dalle grandi correnti atmosferiche del pianeta si spostano l’una rispetto all’altra. Non mi stancherò mai di vedere la Grande Macchia Rossa comparire al bordo o i satelliti con le loro ombre attraversare il disco del pianeta gigante. Giove è il pianeta con il periodo di rotazione più breve di tutto il Sistema Solare: anche un neofita è in grado di individuare i dettagli che si spostano attraverso il disco durante una sessione osservativa di circa mezz’ora. L’enorme cono d’ombra (peraltro invisibile) che Giove proietta dietro di sé ha un suo proprio fascino, perché le quattro lune galileiane del pianeta vi entrano ed escono, sparendo e riapparendo all’osservatore; inoltre, periodicamente questi satelliti si eclissano e si occultano a vicenda. Su queste grosse lune, nelle notti di seeing perfetto possono anche essere osservati dettagli.
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(2008). L’imaging di Giove. In: Imaging planetario: Guida all’uso della webcam. Le Stelle. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0720-8_13
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-0720-8_13
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