Riassunto
La varietà tipologica dell’attacco personale in Aristofane e nei comici dell’archaia è fatto noto: l’onomastì komodeîn comico oscilla tra due estremi polari (l’allusione puntuale e circoscritta, da un lato; l’attacco esteso a intere commedie, dall’altro: penso, ad esempio, ai Cavalieri, ove, peraltro, il κωμφδούμενος è anche persona dramatis), estremi all’interno dei quali trova però spazio un’ampia gamma di tipologie intermedie: penso, ad esempio, al caso di Cleonimo, che, pur non comparendo mai come persona dramatis, è pur essendo anzi protagonista di cenni invariabil-mente confinati alle dimensioni dell’allusione, è preso di mira, nell’Aristofane superstite, per ben diciassette volte (prendendo a prestito terminologia musicale, per un caso del genere si sarebbe tentati di parlare di tema con variazioni)1. Qui mi propongo di prendere in esame, attraverso Fanalisi di un caso singolo (quello offerto daH’antepirrema della parabasi degli Acarnesi), i casi di onomastì komodeîn presenti nelle sezioni epirrematiche delle parabasi; il mio intento è quello di mostrare come tali attacchi, pur estranei all’impianto drammatico e narrativo delle commedie delle quali fanno parte, siano profondamente funzionali allo sviluppo dei temi e dei motivi in esse sviluppati, e siano anzi strumento argomentativo essenziale del discorso comico.
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Napolitano, M. (2002). Onomastì komodeîn e Strategie argomentative in Aristofane (a proposito di Ar. Ach. 703–718). In: Spoudaiogeloion. J.B. Metzler, Stuttgart. https://doi.org/10.1007/978-3-476-02881-5_5
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DOI: https://doi.org/10.1007/978-3-476-02881-5_5
Publisher Name: J.B. Metzler, Stuttgart
Print ISBN: 978-3-476-45297-9
Online ISBN: 978-3-476-02881-5
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