Leptina ricombinante umana in donne con amenorrea ipotalamica

Riassunto

Un deficit energetico che provochi alterazioni dell’asse ipotalamo-gonadi o di altri assi endocrini si associa a bassi livelli di leptina, l’ormone secreto dagli adipociti, e può indurre nella donna la comparsa di un’amenorrea ipotalamica. Questo studio è stato intrapreso nell’ipotesi che la somministrazione di leptina ricombinante esogena a donne affette da amenorrea ipotalamica, possa migliorare la funzione riproduttiva e neuroendocrina. A tal fine otto donne con amenorrea ipotalamica, causata da un intenso esercizio fisico o da basso peso corporeo, sono state studiate per un mese prima di ricevere il trattamento con leptina ricombinante e poi per tre mesi in corso di trattamento. Sono state inoltre studiate, come controllo, sei donne affette da amenorrea ipotalamica che non ricevevano alcun trattamento, per un periodo medio (±DS) di 8, 5±8, 1 mesi. Durante il mese precedente il trattamento con leptina ricombinante, né nel gruppo delle donne trattate né nei controlli sono state osservate variazioni significative dei livelli medi e della frequenza di pulsatilità dell’LH, del peso corporeo e dei parametri di funzionalità ovarica. Al contrario, nel corso del trimestre di trattamento, la leptina ricombinante determinava un incremento dei livelli medi e della frequenza di pulsatilità dell’LH dopo due sole settimane; veniva inoltre rilevato un aumento del diametro massimo dei follicoli, del numero dei follicoli dominanti, del volume ovarico e delle concentrazioni di estradiolo. Tre pazienti presentavano un ciclo mestruale ovulatorio (p<0,05 rispetto alla percentuale di ovulazioni spontanee attese pari al 10%);altre due presentavano uno sviluppo follicolare preovulatorio con flusso mestruale da deprivazione durante il trattamento (p<0,05). La somministrazione di leptina ricombinante determinava un aumento significativo delle concentrazioni ematiche di FT₃, FT₄, IGF-1, insulin-like growth factor-binding protein 3 (IGF-BP 3), fosfatasi alcalina ossea e osteocalcina ma non di cortisolo, corticotropina o telopetide-N urinario.

In conclusione, la somministrazione di leptina in donne affette da amenorrea ipotalamica che presentino una diminuzione relativa di leptina endogena, sembra migliorare la funzione degli assi riproduttivo, tiroideo e dell’ormone della crescita e i marker di neoformazione ossea; ciò indica che la leptina, segnalando l’adeguatezza delle riserve energetiche, è necessaria per una normale funzione riproduttiva e neuroendocrina.