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Sulla pubblicazione delle “ Opere matematiche„ di Paolo Ruffini e del suo “ carteggio „ con gli scienziati del suo tempo

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Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo (1884-1940)

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References

  1. Histoire des Mathématiques, nouvelle édition, considérablement augmentée, et prolongée jusque vers l’époque actuelle, Tome III (achevé et publié par Jéromede Lalande) [Paris, chez Henri Agasse, an X (mai 1802)], pag. 18, linee 28–30. La frase cui qui si allude fu pubblicata tre anni dopo la dimo- strazione della impossibilità data dalRuffini.

  2. Miscellanea Analytica (Cantabrigiae, 1762), lib. I, Cap. IV, pp. 34–65;Meditationes algebraicae (Cantabrigiae, 1770), Cap. III, pp. 78–124.

  3. Mémoire sur la résolution des équations [Histoire de l’Académie des Sciences, année 1771 (Paris, 1774), pp. 47–49;Mémoires, etc., pp. 365–416].

  4. Réflexions sur la théorie algébrique des équations [Nouveaux Mémoires de l’Académie de Berlin pour les années 1770–71 (Berlin, 1772–73);Œuvres, t. III, pp. 205–421].

  5. Heinrich Burkhardt:a)Die Anfänge der Gruppentheorie und Paolo Ruffini [Zeitschrift für Mathematik und Physik, Jahrgang XXXVII (1892), Supplement, pp. 119–159], p. 131;b)Paolo Ruffini e i primordii della teoria dei gruppi (Traduzione diErnesto Pascal) [Annali di Matematica pura ed applicata, série II, tomo XXII (1894), pp. 175–212], p. 186. D’ora innanzi, nel citare questo importante lavoro richiameremo soltanto le pagine della traduzione italiana.

  6. Bortolotti,Carteggio di Paolo Ruffini con alcuni scienziati del suo tempo, relative al teorema sulla insolubilità di equazioni algebriche, generali, di grado superiore al quarto [Memorie di Matematica e di Fisica della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL), série III, tomo XIV (1907), pp. 291–325], pp. 294, 298, 300.

    Google Scholar 

  7. Cfr.Burkhardt, loc. cit. 6),b), pag. 186.

  8. Cfr.Burkhardt, loc. cit. 6),b), pp. 211–212.

  9. Cfr.Influenza dell’opera matematica di Paolo Ruffini sullo svolgimento delle teorie algebriche. Discorso letto il 4 Novembre 1902 in occasione della solenne apertura degli studî nella R. Università di Modena dal prof.E. Bortolotti [Annuario della R. Università di Modena per l’anno accademico 1902–1903, pp. 23–77], pp. 44–53.

  10. Cfr.Carteggio, etc., loc. cit. 7), pp. 300, 302, 303, 306, 307, etc.

  11. Notevoli i tentativi diAbel e diGalois per le equazioni del quinto grado {Abel,Œuvres completes (Edizione diSylow eLie), tomo II, pag. 290;J. Tannery,Manuscrits et papiers inédits de Galois [Bulletin des Sciences Mathématiques, 2e série, tome XXX (1906), 1ère Partie, pp. 226–248, 255–263], pag. 248}, oltre quello diWronski, cui rispose lo stessoRuffini con la sua Memoria:In- torno al metodo generale proposto dal signor Hoëné Wronski onde risolvere le equazioni di tutti i gradi [Memorie di Matematica e di Fisica della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL), serie I, tomo XVIII (1820), pp. 56–68].

  12. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7), pp. 306–308 (nota a piè di pagina).

  13. NellaTeoria generale delle equazioni, etc. del 1799, egli aveva tracciato lo schizzo di una teoria generale delle sostituzioni da cui si riprometteva di ricavare le condizioni per la risolubilità alge- brica delle equazioni. Questa questione fu ripresa nel 1801 con la Memoria «Della soluzione delle equazioni algebraiche determinate particolari di grado superiore al quarto » [Memorie di Matematica e di Fisica della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL), serie I, tomo IX (1802), pp. 444–526] (con la data 21 ottobre 1801), il cui scopo era cosi espresso dall’Autore: « Proposta una equazione particolare « e di grado maggiore del quarto cercare il modo onde conoscere: i° I casi in cui questa non è ca- « pace di abbassamento opportuno alla sua soluzione. 2° I casi nei quali può essa opportunamente ab- « bassarsi. 3° Finalmente i metodi pratici per cui possiamo ottenere attualmente un simile abbassamento, « e per cui possiamo in seguito dalle radici della equazione ridotta dedurre le radici della proposta ».

  14. Cfr.Burkhardt, 1. c. 6),b), pp. 197–198.

  15. … « È appena necessario dire che questa redazione della dimostrazione coincide in tutti i « punti essenziali con quella che nei libri si suole indicare come lamodificazione di Wantzel della di- «mostrazione di Abel». [Burkhardt, 1. c. 6),b), pag. 209].

  16. Cfr.Influenza, etc., 1. c. 10), pp. 53–61.Carteggio, etc., 1. c. 7), pp. 306–307, note a piè di pagina; pag. 321.

  17. La Memoria «Mémoire sur une propriété générale d’une classe très étendue de jonctions transcendantes » daAbel raccomandata alCauchy (Op. diAbel, edizioneSylow eLie, tomo II, pag. 260) e presentata alla Accademia il 30 ottobre 1826, non fu pubblicata che nel 1841, dopo la morte del di- sgraziato autore.

  18. Cfr. 2).

  19. Carteggio, etc., 1. c. 7), pag. 292, note a piè di pagina.

  20. Cfr.J. Tannery,Manuscrits et papiers inédits de Galois, 1. c. 12), pag. 231.

  21. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7) (Lettera diDelambre, Segretario perpetuo dell’Accademia), pag. 300.

  22. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7) (Lettera diGaultier Claubry che riporta il giudizio diLegendre), pag. 303.

  23. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7) (Rapporto diCarnot, Legendre, Poisson), pag. 321.

  24. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7), pp. 298–299 (nota), pag. 302.

  25. Cfr.Carteggio, etc., 1. c. 7), pag. 292 (nota), dove si riporta un brano di una lettera diPaoli alRuffini.

  26. Cfr. 22).

  27. Cfr.Influenza, etc., 1. c. 10), pp. 39–40.

  28. Cfr. nelCarteggio, etc., 1. c. 7), pag. 318, una singolare sua lettera alvon Zach.

  29. Cfr.Carleggio, etc., 1. c. 7), pp. 314–316.

  30. « … che cosa resta… della contribuzione data daCauchy alla teoria dei gruppi, lui cui si « è soliti attribuire la più gran parte dei teoremi di cui abbiamo parlato ? ». [Burkhardt, 1. c. 6),b), pag. 212].

  31. «… Ma le poche parole colle qualiCauchy nella sua prima pubblicazione rammenta il « suo predecessore sono così indeterminate che sono state intese in generale in una maniera che ha « contribuito più ad oscurare che a mettere in luce i lavori diRuffini; eCauchy non ha mai smen- « tito, con una acconcia spiegazione delle sue parole, un tale apprezzamento del suo predecessore ». [Burkhardt, loc. cit. 6),b), pag. 212].

  32. «… è un difetto del resto di cui non sono privi neanche i migliori matematid di quel tem- « po, e che perciò non si può attribuire a lui personalmente … ». [Burkhardt, loc. cit. 6),b), pag. 210].

  33. Carteggio, etc., 1. c. 7).

  34. Memorie della R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Modena, série III, vol. VII (in corso di pubblicazione). Parma, 27 settembre 1907.

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Estratto da una Comunicazione fatta al Congresso di Parma (1907) deliaSocietà Italiana pel progresse delle Scienze, nella seduta del 27 settembre 1907. Per quanto concerne la Deliberazione presa dall’Assemblea dei Soci residenti delCircolo Matematico di Palermo nell’adunanza straordinaria del 31 agosto 1907 intorno alla « pubblicazione delleOpere Malematiche diPaolo Ruffini e del suoCarteggio con gli scienziati del suo tempo », della quale Deliberazione fu data lettura in principio della presente Comunicazione, veggasi il « Supplemento ai Rendiconti del Circolo Matematico di Palermo », vol. II (1907), pag. 41

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Bortolotti, E. Sulla pubblicazione delle “ Opere matematiche„ di Paolo Ruffini e del suo “ carteggio „ con gli scienziati del suo tempo. Rend. Circ. Matem. Palermo 24, 403–411 (1907). https://doi.org/10.1007/BF03015071

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