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Osoillazioni Proprie Del Triodo In Accoppiamento Magnetico

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Il Nuovo Cimento (1924-1942)

Sunto

L’A. riferisce dapprima intorno a ricerche e considerazioni relative alla resistenza apparente internet del triodo, ed a diverse variazioni che questa grandezza manifesta al variare di altri elementi dei eircuiti accoppiati.

Egli esamina poi, da un punto di vista elettrostatico, la placca e la griglia, come conduttori che risultano isolati fra loro nell’interno del triodo, mentre sono colleguti dal primario e secondario del trasformatore, congiunti fra loro in serie. Considerando, nel periodo variabile di chiusura del circuito di placca, la distribuzione del potenziale conseguente all’accoppiamento, I’A. intuisce la possibilità che (in circostanze particolari) si destino oscillazioni elettriche fra placca e griglia, che la batteria anodica potrebbe rendere anche persistenti. Applicando il calcolo PA. riesce a trovare la espressione finita della corrente di placca, la quale (se si verifichi una certa disuguaglianza che collega i varii elementi dei due circuiti in accoppiamento) assume la forma di corrente pulsante e persistente, con un periodo che è funzione degli elementi dei eircuiti, ed anche della capacità che compete al piccolo condensatore griglia e placca.

La frequenza di queste oscillazioni può essere anche assai piccola, cioè di ordine acustico. In questi casi intercalando un ricevitore telefonico nel circuito di placca si percepisce infatti un suono, netto e persistente, che è manifestazione delle oscillazioni elettriche che il calcolo ha svelato. L’A. approfitta di questi suoni per sottoporre a controllo sperimentale i suoi risultati. Però non è possibile fare un controllo quantitativo, perchè alcuni elementi contenuti nelle formule non si possono calcolare. Egli riferisce che non solamente le condizioni della possibilità delle oscillazioni (esaminate sotto i loro diversi aspetti), ma anche tutte le variazioni che la teoria prevede nelle pulsazioni della corrente di placca, si riproducono (senza eccezione) nei caratteri del suono che il ricevitore telefonico emette.

L’A. conclude affermando che l’accordo perfetto fra teoria ed esperienza nei casi in cui la frequenza è di ordine acustico, è da considerarsi come la convalida in senso generale delle congetture teoriche e dei risultati ottenuti dal calcolo.

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Malagoli, R. Osoillazioni Proprie Del Triodo In Accoppiamento Magnetico. Nuovo Cim 5, 239–255 (1928). https://doi.org/10.1007/BF02961226

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