Sunto
Vengono prese in esame le varie teorie finora successivamente proposte per rappresentare con formole o con diagrammi spaziali l’insieme dei colori che l’occhio può percepire, e per dedurre mediante leggi di composizione numerica o baricentrica il colore risultante di più colori dati. Confrontando i risultati di esse teorie con quelli che si deducono dall’esperimento diretto, viene mostrata l’inattendibilità di esse tutte, e in particolare la necessità di abbandonare le leggi diHelmholtz sulle quali tutte le teorie modeme sono state impostate.
Additional information
Nel Congresso della Società Italiana di Fisica del dicembre 1926 (v. ≪Nuovo Cimento≫ del febbraio 1927, p. XXVII) gli AA. hauno dato conto sommario di loro ricerche da cui consegue una teoria cromatica che permette di prevedere sistematicamente gli effetti della composizione dei colori. In adempimento alla promessa fatta di esporre per esteso le loro esperienze e la loro teoria, gli AA. presentano in questo scritto un resoconto critico delle teorie cromatiche prodotte sin oggi, resoconto che forma la premessa necessaria per quanto dovranno esporre più oltre.
Rights and permissions
About this article
Cite this article
Giorgi, G., Rosati, M. Osservazioni Critiche Alle Teorie Sulla Composizione Dei Colori Proposte Da Newton Sino Ai Giorni Nostri. Nuovo Cim 5, 167–180 (1928). https://doi.org/10.1007/BF02961219
Published:
Issue Date:
DOI: https://doi.org/10.1007/BF02961219