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Lezioni sopra alcuni punti di filosofia chimica tenute il 6 e 20 marzo 1863 davanti la Societa’ chimica di Parigi dal sig. Adolfo Wurtz presidente della societa’ libreria diL. Hachetts EC. Parigi, 1864

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Il Nuovo Cimento

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Literatur

  1. Hermann Kopp,Geschichte der Chemie, t. Il. p. 355.

  2. Carlo Federigo Wenzel nacque a Dresda nel 1740 e mori nel 1793 qual direttore delle celebri miniere di Freiberg in Sassonia. Pubblico nel 1773 uno scritto intitolato:Einleitung zur hoeheren Chemie (Introduzione alla chimica superiore) e consacrato alla difesa delle idee d’atchimia.

  3. 363 p. di nitrato di calce contengono 123,9 p. di calce e 239,1 di acido nitrico, queste cifre si confondono quasi coi numeri 123 e 240 dedotti da Wenzel. 401,5 p. di solfato di potassa contengono 184,5 p. di acido solforico e 217 di potassa. Wenzel vi trovò 181,5 p. d’acido solforico e 220 di potassa. Il confronto di questi numeri dà una giusta idea dell’esattezza delle sue analisi.

  4. Stoechiometrie, oder Messkunst chemischer Elemente, di Geremia Beniamino Richter, in 3 vol. La parola Stechiometria è ancora usata oggidì in Germania ad indicare la parte della scienza che tratta degli equivalenti. Richter morì in Berlino nel 1807.

  5. Richter ammetteva che le quantità d’acidi che neutralizzano una stessa base formassero una progressione geometrica e che le quantità di basi che neutralizzano uno stesso acido fossero in progressione aritmetica.

  6. Hermann Kopp,Geschichte der Chemie, t. II. p. 364.

  7. Questa cifra è la metà di 1775 che rappresenta il peso di PhO3 se 1000 rappresenta quella di S O2. Ma bisogna osservare che per neutralizzers PhO3, vale a dire per formare PhO5, 2 NaO, HO, occorre il doppio di soda che per neutralizzare SO3. La quantità d’acido foaforico strettamente equivalente a SO3 è quindi, nelle circostanze in cui si era poste Richter, 1/2 PhO5.

  8. Annales de chimie, t. XC. p. 138.

  9. Lo stesso pensiero fu espresso dal chimico italiano Avogadro.

  10. Traité de chimie édition française de 1831, t. IV, p. 532.

  11. I numeri qui addetti bon sono quelli che figurarono nelle prime tavole di Berzelius. Abbiamo creduto dover dare i pesi atomici da lui adottati definitivamente e.li abbiamo estratti dall’edizione tedesca del suo grande Trattato (Appendice al t. Ill,Tabulae atomicae). Fra gli equivalenti dei metalli si osserverà che quelli dell’alluminio, del glucinio, del bismuto, dell’antimonio, del rodio, dell’oro sono il doppio dei rispettivi pesi atomici. Berzelius ammetteva che le combinazioni di questi corpi comprendessero almeno due atomi di metallo. Così scriveva AlO3, AlCl3, BiO3, BiCl3, Sb O3, Sb Cl3, R Cl (protocloruro di rodio), Au Cl (protocloruro d’oro), Au Cl3, ec. Si vede che in tuti questi composti la quantità del metallo che entra in combinazione (e che impropriamente si chiama equivalente di quel metallo) è rappresentata da due atomi.

  12. Lehrbuch der Chemie, 1845, t. Ill, p. 1160.

  13. Berzelius,Traité de chimie, ediz. francese del 1831, t. IV, p. 601. (Vedi la nota della p. 219).

    Google Scholar 

  14. Handbuch der Chemie, 4. ediz. t. l, p. 47.

  15. Ossido di glucinio Gl O.

  16. Acido sillcico Si O2.

  17. Acido tantallco Ta O2.

  18. Torina Th O.

  19. Zirconia Zr O2.

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Lezioni sopra alcuni punti di filosofia chimica tenute il 6 e 20 marzo 1863 davanti la Societa’ chimica di Parigi dal sig. Adolfo Wurtz presidente della societa’ libreria diL. Hachetts EC. Parigi, 1864. Nuovo Cim 21, 202–224 (1866). https://doi.org/10.1007/BF02904630

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