References
Phil. Mag. 1874.
Ann. de Ch. et Phys. 3. Serie, T. XXIII, p. 305.
Compt. Rend. de l'Ac. de Paris, XXII.
Bibl. Univ. de Genève. 1846.
A treatise on Electricity, T. II, pag. 87.
Recentemente due fisici americani A. M. Mayer e Ogden N. Rood, promisero d'occuparsi delle variazioni di dimensioni dovute alla magnetizzazione. II primo pubblico una memoria storica preliminare (vediJournal de D'Almeida 1874, pag. 100), ma le memorie seguenti, per quanto mi consta non apparvero ancora. Il Rood (Journal de D'Almeida, 1876, pag. 139), trattando delle applicazioni del pendolo orizzontale esprime l'intenzione di servirsene per misurare i cambiamenti di dimensione dei corpi magnetici. Ma neppur esso pubblicò di poi nulla su questo argomento.
References
Atti dell'Acc. di Bologna. 1879.—N. Cimento. Dicembre 1879.
Per le aste di 16mm, feci uso d'un'elica di maggiori dimensioni di quelle indicate.
Per spiegare i fenomeni della magnetizzazione ed in particolare del magnetismo rimanente, si ammette che in generale, per effetto della magnetizzazione, una molecola qualunque non si diriga col proprio asse nella direzione della forza magnetica, come farebbe se fosse indipendente dalle altre molecole; ma soltanto il suo asse ruoti di un certo angolo verso quella direzione. In altro mio lavoro non aucora giunto a compimento tratterò la questione della teoria della magnetizzazione.
Wiedeman.Pogg. Ann. CXVII, 213.
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Righi, A. Sulle variazioni di lunghezza che accompagnano la magnetizzazione. Nuovo Cim 7, 97–115 (1880). https://doi.org/10.1007/BF02824628
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