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References
Comp. Bend. T. 87, n. 22.—Journal de Physique, T. 8, Mars 1879.
Il Nuovo Cimento, 1865–66, pag. 18.
Lettère inedite di Alessandro Volta, Pesaro 1834, pag. 15 e seg. Credo utile riprodurre alcuni periodi di questa lettera. …Non ho risposto nulla alle sperienze che mi comunicaste dell' abbate Fontana, credute poco favorevoli alla teoria Frankliniana. A dir vero ne fo poeo caso, e certo niuna è nuova toltone forse l'esperimento del crescere la capacità della bottiglia per la carica. … Qui non trattasi della capacità eletrica della bottiglia, ma veramente del suo volume interno. A quei tempi discutevasi sulle due teorie dell'elettricità e l'abbate Fontana recava come prova in favore d'una di esse, l'aumento di volume interno durante la carica d'una bottiglia di leida fatta con vaso di vetro pieno di acqua e rivestito esternamente di foglia metallica, attribuendolo alla pressione dell'eletricità. It Volta invece cerca nella sua lettéra di spiegare il fenomeno, come conseguenza della compressione del vetro dovuta alla reciproca attrazione delle cariche opposte delle armature. Tutto ciò chiaramente apparisce dal brano seguente: …L'esperimento adunque della bottiglia mi pare meriti d'esser spiegato. Non bisogna però imprestare ai Frankliniani delle spiegazioni per poi confutarli. Io volendo essere Frankliniano non dirò più che la quantità di fluido eletrico aggiunta interiormente prema le pareti del vaso e per tal verso ne allarghi la capacità: dirò che il vetro viene fortemente compresso fra le sue due, superficie, e dalle due armature, cioè foglia metallica esteriore, ed acqua interiore, le quali superficie, ed armature, siccome contrariamente eletriche, pesano, dirò così, una contro l'altra. Ne è già una semplice supposizione, che il vetro vena compresso per isfogo delle contrarie eletricità applicate alla superficte interna ed esterna; perciocchè veggiamo che per cotal pressione d'una carica oltremodo forte si spezza talora il vetro. Un'altra osservazione ancora vale di conferma, ed è: che i vetri poco buoni, cioè recenti, e quelli massimamente di pasta tenera, a forza di caricarsi molte volte divengon migliori: questo, secondo me, non d'altronde procede, che dal rendersi duri e compatti a forza di renir compressi dalle elettrieità delle opposte superficie, che contratendono. Or se questa è la ragione del dilatarsi l'interna capacità di una bottiglia quando vien caricata, voi ben vedete, che milita egualments e quando si carica interiormente per eccesso, e quando si carica per difetto. Io vedrò poi con piacere queste ed altre obbiezioni esposte dall' abbate Fontana quando le pubblicherà. … Nel corso della presentè Memoria si vedrà, come l'aumento di capacità del condensatore, risulti da una causa diversa da quella indicata dal Volta. Non so se il Fontana abbia pubblicato la sua esperienza, ma non mi fu dato trovarla. Il venerando Prof. Silvestro Gherardi, cui debbo vivi ringraziamenti per avere attirato la mia attenzione su questa lettera di Volta, mi ha comunicato verbalmente d'avere egli stesso cirea nel 1830 ripetuta con successo l'esperienza, ed anzi, se ben ricorda, d'avere anche cercato di studiare le variazioni di volume esterno dolla bottiglia, come nell'esperienza di Duter, ma di avere poi dovuto, per circostanze varie, interrompere questo studio interessante.
L'Elettriciste (La Natura), T. 2. pag. 646.
Mem. Accad. di Bologna, Serie III, T. 7.Il Nuovo Cimento, Serie 2. T. 16. pag. 89.
Il Nuovo Cimento, 1872, pag. 5.
Journal de Physique, di La Metherie, T. 63 e 65.
Corso di Fisica, T. 3., p. 226.
Mem. dell' Accad. di Bologna, Serie 3., T. 6,Il Nuoeo Cimento, Serie 2. T. 15.
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Righi, A. Sulla dilatazione dei coibenti armati per effetto bella carica. Nuovo Cim 6, 205–223 (1879). https://doi.org/10.1007/BF02739763
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