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Ricerche sperimentali sull'interferenza della luce memoria del prof. Augusto Righi

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Il Nuovo Cimento (1877-1894)

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References

  1. La maggior parte dei quarzi di cui feci uso in questa esperlenza ed in quelle della Parte Seconda, furono gentilmente posti a mia dispesizione dai Professori Villari e Bombieei.

  2. Journal de Physique de D' Almeida. T. II. pag. 154.

  3. Journal de Physique, T. I. pag. 17, 177 e T. II, pag. 152.

  4. Journal de Physique de D' Almeida, T. II. pag. 159.—Verdet,Leçons d'Optique Physique, T. II. pag. 236.

  5. Facendo senza della lente C, la ricomposizione della luce bianca è meno perfetta, e le frangie d'interferenza si mostrano colorate dissimetricamente.

  6. Per eseguire questa esperienza, come pure quelle di cui segue la narrazione, è specialmente necessario di far non molto ottuso l'angolo degli specchi, in modo che ove si guarda la sovrapposizione dei due fasci riflessi siavi posto almeno per una sessantina di frangie. Esse riescono in generale tanto minute, che è necessario osservarle coll'oculare. Onde poi le frangie riescano ben nette nefle esperienze 3. 4. e 5. di questo numero, ed in tutte quelle che seguono, ho trovato conveniente, non di ricevere i raggi solari direttamente sulla lente cilindrica, ma farli cadere prima sopra una fenditura di circa un millimetro di larghezza posta ad un metro o più di distanza da essa. Ho trovato poi vantaggioso per la intensità, sostituire agli ordinari specchi di vetro nero, degli specchi argentati alla prima superficie, che avevo preparati col metodo di Martin.

  7. Si può, con vantaggio, sostituire nell'esperienza della figura 6, al biprisma gli specchi di Fresnel.

  8. Qui si suppone non esista la leute L1; in caso contrario basta indicare vonl edl 1 le distanze di M dalle immagini virtuali che L1 fornisce dii edi′.

  9. È frequente il caso in queste esperienze d'avere nel campo dell'oculare delle frangie vicine di colori diversi ed assai vivi, come appunto le rosse ed azzurre della figura 13. Accade allora, percorrendo collo sguardo il campo visuale, che le frangie sembrano muoversi e contorcersi variamente. Questo fenomeno mi sembra analogo a quello che sotto il nome difenomeno dei cuori agitati fu descritto da Wheatstone, causa del quale sembra essere il non acromatismo dell' occhio che perciò non può simultaneamente adattarsi pei due colori; oppure, secondo Helmholtz, l'essere diverso il tempo che richiedono per prodursi e cessare le diverse sensazioni colorate.

  10. Journal de Physique de D'Almeida. T. III, pag. 360.

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Ricerche sperimentali sull'interferenza della luce memoria del prof. Augusto Righi. Nuovo Cim 2, 181–205 (1877). https://doi.org/10.1007/BF02738261

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