Formative time lags of build-up process in halogen-quenched counters

Summary

The time which elapses between the passage of the primary ionizing event and the subsequent development of the electrical pulse at the wire has been investigated for the halogen-quenched counters. These delays range from a few microseconds at the threshold to a few tenths of a microsecond at an overvoltage of about 100 volt. The second part constitutes the observation of pulse forms at Geiger threshold with smaller time constants in the amplification chain in order to obtain diversely differentiated pulses. The data cannot be accounted for satisfactorily by build-up as a result of metastable action at the cathode, positiveion bombardment of the cathode and negative-ion formation in the gas. The resonance radiation as well as the delayed emission through an intermediary stage of excited molecular argon formation do not seem to be promising. The results seem to be explainable if photoelectric effect at the cathode is considered to be a secondary mechanism. The observed delays are the « transit lags » of electrons due to decreased mobility at these lower values ofE/p.

Riassunto

Si è studiato il tempo che trascorre fra il passaggio dell’evento ionizzante primario e il successivo sviluppo dell’impulso elettrico nel filo dei contatori moderati in alogeno. Questi ritardi vanno da pochi microsecondi alla soglia sino a pochi decimi di microsecondi per survoltaggi di circa 100 volt. Si osservano, in una seconda parte, le forme dell’impulso alla soglia di Geiger con costanti di tempo minori nella catena di amplificazione allo scopo di ottenere impulsi diversamente differenziati. I dati non possono essere soddisfacentemente spiegati dalla formazione come risultato di attività metastabile al catodo per bombardamento dello stesso da parte di ioni positivi e formazione di ioni negativi nel gas. Non sembrano promettenti nè la radiazione di risonanza nè l’emissione ritardata tramite uno stadio intermedio di formazione di argon molecolare eccitato. Il risultato sembra spiegabile se si considera l’effetto fotoelettrico al catodo un meccanismo secondario. ritardi osservati sono « gli intervalli di transito » degli elettroni dovuti alla diminu mobilità a questi minori valori diE/p.