Riassunto
Mediante un’analisi dimensionale diretta (senza cioè far uso del sistema di equazioni che governa la m.f.d.) si cercano i parametri di forma in senso lato e i prodotti adimensionali caratteristici della m.f.d. Per rendere l’analisi più profonda e fruttuosa si scelgono sei grandezze come fondamentali (lunghezzaL, densità materialeϱ, velocitàV, temperatura assoluta ϑ, induzione magneticaB e costante universalec′ delle equazioni di Maxwell). Si costruiscono, oltre ai classici prodotti della meccanica dei fluidi, quelli già noti in m.f.d. ed altri prodotti che sono indipendenti dai precedenti e che inoltre non hanno avuto occasione di esser messi in luce. Si illustra il significato fisico dei parametri e dei prodotti e si mostra che i numeri costruiti in conformità di particolari sistemi di misura (gaussiano, elettrostatico, elettromagnetico, Giorgi) sono casi particolari di quelli qui trovati. Infine i prodotti trovati si applicano per verificare ed estendere la similitudine di T. Kihara.
Summary
In this paper by means of a direct dimensional analysis, without employing all the equations of the magnetofluiddynamics, the author finds the generalized shape factors or parametersλ j (ratios between two equidimensional quantities only) and the characteristic dimensionless productsπ i (or ratios or numbers or invariants) of m.f.d. In the macroscopic approach (in conformity with the statement that a dimensional analysis is the more successful the greater is the number of fundamental independent quantities) the author choses six quantities as fundamental: a lengthL, a velocityV, a material densityϱ, an absolute temperatureϑ, a magnetic inductionB and the universal constantc′ of the Maxwell equations. The author finds eighteen productsπ i , including the classical products of fluid mechanics, the products already employed in m.f.d. (the Reynolds magnetic number, the Alfvén number and so on) and also new products, independent of the products quoted above. The author illustrates the physical meaning of such products showing how to particular values ofc′ correspond numbers obtained in the field of particular measure-systems: ifc′=c (wherec is the velocity of light in vacuum) the numbers are given in the gaussian system; ifc′=1 the numbers are given in the e.s.u. or e.m.u. or Giorgi system. The products are also employed to verify and generalize T. Kihara’s law of similitude.
References
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Cfr. ad es.B. Finzi:Lezioni di aerodinamica (Milano, 1960), pp. 18, 76.
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Nella comunicazione presentata dallo scrivente al VI Congresso dell’U.M.I. (Napoli, 1959) (in corso di stampa negli Atti di tale congresso) le grandezze scelte come fondamentali erano quattro (L, V, ϱ, H) e veniva seguito il procedimento di identificazione diretta di LordRaileigh:Proc. Roy. Soc. London,66, 74 (1899–1900). Per altri procedimenti cfr.L. Brand:Arch. Rat. Mech.,1, 35 (1957–58);W. J. Duncan:Physical Similarity and Dimensional Analysis (London, 1955);D. C. Ipsen:Units, Dimensions and Dimensionless Numbers (New York, 1960).
A proposito dei valori dim si vedaE. Fues:Zeits. Phys.,107, 662 (1937).
È noto che nei problemi di propagazione del calore conviene addirittura prendere anche la quantità di calore come grandezza fondamentale: qui non è il caso perchè hanno luogo trasformazioni tra una forma e un’altra di energia; cf.Lord Rayleigh:Nature,95, 66 e 664 (1915).
Vedi anche più oltre, Sez.3 e nota (23).
T. Kihara:Journ. Phys. Soc. Japan,13, 473 (1958).
Per la distinzione tra impostazionemacroscopica e impostazionemicroscopica cf. ad es.H. Alfvén:Rendiconti S.I.F. Corso XIII (Bologna, 1960), p. 7.
In altre parole resta escluso quanto può interessare la dinamica dei gas rarefatti o superaerodinamica; ciò equivale a considerare praticamente nullo il numero di Knudsen (rapporto tra il cammino libero delle molecole ed una lunghezza caratteristica). Parimenti il trattare come « continuo » un gas ionizzato significa trascurare il fatto che in realtà si tratta di una miscela di elettroni (aventi carica —e) e di ioni (aventi carica +e); si rinuncia quindi a introdurre un coefficiente di diffusione e in conseguenza non si trova nè il numero di Schmid nè quello di Lewis: per questi numeri cf.P. S. Lykoudis:Proc. 9th Int. Astr. Congr. Amsterdam, 1958 (Wien, 1959), p. 169 eL. G. Napolitano:Proc. 9th Int. Astr. Congr. Amsterdam, 1958 (Wien, 1959), p. 570.
È del resto noto che nella similitudine aerodinamica si trova comodo prendere come grandezze fondamentaliL, ϱ, V, ϑ; cf. ad es.E. Pistolesi:I modelli della tecnica inAtti del Convegno di Venezia 1955, vol.1 (Roma, 1956), p. 481.
Per il fluido, ma non per il corpo immerso nella corrente, l’inconveniente è mitigato dalla considerazione che il fluido è non-ferromagnetico, cosicchè il valore della permeabilità magneticaμ coincide con buona approssimazione con quello del vuotoμ 0, vale a direμ r ⋍1; cf.E. L. Resler eW. R. Sears:Journ. Aero-space Sc.,25, 235 (1958).
R. Comolet:Introduction à l’analyse dimensionelle et aux problèmes de similitude en mécanique des fluides (Paris, 1958), p. 76.
Per i legami con i numeri di Nusselt e di Fourier si veda ad es.W. I. Duncan: l. c. (14) eG. Bozza:Rend. Sem. Mat. Fis. Milano,7, 13 (1933).
Il numero qui indicato conCm è indicato conR H daS. I. Pai: l. c. (11) e conPm daL. G. Napolitano: l. c. (12).
I. Imai: l. c. (3).
W. R. Sears eE. L. Resler jr.: l. c. (4).
T. von Kármán: l. c. (5), p. 648.
Questo nome mi è suggerito dall’interpretazione cheR. K. M. Landshoff: l. c. (8) dà al rapportoB/Ec′; vedi ancheL. Spitzer jr.:Physics of Fully Ionized Gases (New York, 1956).
Cf.T. G. Cowling: l.c. (2), p. 11, eq. (1.25).
W. M. Elsasser: l. c. (7);T. G. Cowling: l. c. (2).
W. M. Elsasser: l. c. (6).
H. Hashimoto:Proc. 10th Int. Congr. Appl. Mech. (Stresa, 1960) (in corso di stampa);W. R. Sears:Proc. 10th Int. Congr. Appl. Mech. (Stresa, 1960) (in corso di stampa).
J. Naze:Compt. Rend.,246, 3316 (1958).
W. M. Elsasser: l. c. (6).
P. S. Lykoudis:Proc. 10th Int. Congr. Appl. Mech. (Stresa, 1960) (in corso di stampa); cf. anche Report A-60-1 (Aug. 1960) Purdue University (Lafayette, Ind.): ivi,c′=1, è presentato come numero di Hartmann un rapporto diverso dal nostroHa, eλ′ 7 è sostituito daλ′ 7.
Lord Rayleigh:Nature,95, 66, 644 (1915);D. Riabouchinsky:Nature,95, 591 (1915); cf. ancheG. Supino:Rend. Sem. Mat. Fis. Milano,30, 250 (1960).
B. Finzi:Ann. Mat.,50, 319 (1960); per il secondo casoJ. I. Horváth:Nuovo Cimento,7, 628 (1958).
Il sistema gaussiano è usato ad es. daR. W. Truitt:Hypersonic Aerodynamics (New York, 1959), p. 409; il sistema elettrostatico non mi risulta sia stato usato da nessun Autore in m.f.d.; il sistema elettromagnetico daL. G. Napolitano: l. c. (12), daE. L. Resler eW. R. Sears: l. c. (24) e daT. von Kármán: l. c. (5); il sistema Giorgi daS. I. Pai: l. c. (11),H. Grad eM. H. Rose: l. c. (9), daV. M. Elsasser: l. c. (7) e dallo scrivente: l. c. (14).
E. Cohn: l. c. (23).
Cf. ad es.H. L. Langhaar:Dimensional Analysis and Theory of Models (New York, 1951), p. 9.
T. Kihara: l. c. (19), § 3.
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Pratelli, A.M. I prodotti adimensionali caratteristici della magnetofluidodinamica. Nuovo Cim 19, 903–922 (1961). https://doi.org/10.1007/BF02731233
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