Conclusioni
Da quanto ho esposto precedentemente risulta:
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1.
Le roccie e le terre esaminate sono poco radioattive e le principali disposte in ordine di attività decrescente risultano cosi classificate: terre vegetali e argille comuni, tufl e detriti basaltici, calcare tenero e tufo calcareo.
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2.
La radioattività dell’ argilla con la cottura diventa abbastanza esigua.
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3.
I tufi e i detriti basaltici sono più attivi delle rocce basaltiche da cui derivano.
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4.
Le sabbie fluviali e i fanghi dei lidi marini esaminati hanno una radioattività piuttosto bassa e dello stesso ordine di grandezza.
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5.
La radioattività della lava etnea, delle rocce calcaree e del sale marino è trascurabile.
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6.
Il fango della sorgente d’acqua solfurea di Brucoli ha una radioattività dell’ordine di quella delle vegetali, proppo bassa perchè ad essa possano attribuirsi le proprietà terapeutiche che all’acqua e ai fanghi di tale sorgente sono state riconosciute.
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Dal Boll. dell’Acc. Gioenia di Scienze Naturali in Catania, fase. XCII, gennaio 1907.
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Accolla, G. Sulla radioatt1vitá di alcune roccie e terre. Nuovo Cim 13, 444–449 (1907). https://doi.org/10.1007/BF02717248
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