References
Wied. Ann. Bd. 44, pag. 74; Bd. 47, pag. 69.
Wied. Ann. Bd. 43, pag. 343.
Wied. Ann. Bd. 48, pag. 549; Bd. 49, pag. 1 e 32.
Rendiconto dell’ Accademia dei Lincei, sedute del 3 e 20 aprile 1892.
Wied. Ann. Bd. 42, pag. 154.
Wied. Ann. Bd. 48, pag. 570
Cohn e Heerwagen, l. c., pag. 5.—Alla stessa formola è giunto auche Elsas, partendo dalle teorie di Helmohltz e Kirchhoff (Wied. Ann. Bd. 49).
Salvioni, sulla condizione, ecc.—Reudic. Acc. dei Lincei, 3 aprile 1892.
Rend. Acc. dei Lincei, l. c.
Le curve che mi hanno servito a calcolare le λ, dànno subito i valori Ca in ogni caso e per ogni sistema d’onde. È facile infatti vedere che basta considerare le intersezioni delle curven pari, colle curven impari, e tracciare le rette cho congiungono questi punti coll’origine. Allora dalla diversa inclinazione di tali rette si hanno ivalori C3, mentre le ascisse dànno le c orrispondenti lunghezze d’onda. Cosi nel casox=46, L=760 (Tav. V e VI) le curve dànno che al diminuire di C, comparirà nn nuovo nodo per C3=39, C3=15,5, Ca=5 rispettivamente nei sistemi d’ordine 2, 3, 4, e che le λ corrispondenti saranno 1030, 625, 445.
Cfr. mia nota c. s., come per l’aggiunta, ecc.
“Come per l’aggiunta, ecc.”, l. c.
Le posizioni corrispondenti al massimo non sono rigorosamente equidistanti e vaviano un poco quando varia la capacità del condensatore; ma ciò si spiega bene come effetto di perturbazione qui introdotta dal condensatore, simile a quella che oservai col ponte.
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Salvioni, E. Ricerche sulle onde elettriche stazionarie. Nuovo Cim 35, 155–179 (1894). https://doi.org/10.1007/BF02709722
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