References
Jamin,Journal de Physique. Sér. II, vol. X, p. 393 (1883).
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Wrobleswski,Wied. Ann. Band. 29, p. 428 (1886); e A. Battelli, ibid.Sulle proprietà termiche dei vapori. Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino, ser. II, tom. XL, XLI, XLII, XLIII; e Amagat,Compt. Rend. (1891) 2.o sem., p. 446.
Atti del R. Istit. Veneto di scienze, lettere ed arti (Seduta del 7 Agosto 1892).
Non ha poi alcun significatol’isopicna critica introdotta da Wroblewski; essa dovrebbe appartenere alla minima densità che la sostanza può assumere allo stato liquido. Il Wroblewski fu indotto a quel concetto dal vedere che l’isopicua 0,5 del suo diagramma si avvicina superiormente alla curva principale seguendola per un buon tratto e quindi concluse che quando si perfezionassero i mezzi d’osservazione l’isopicna 0,5 (o altra ad essa prossima) dovrebbe coincidere colla curva principale stessa. I nuovi dati, più esatti e più numerosi di quelli di cui poteva disporre Wroblewski, dimostrano invece che una isopiena (o un’isocora) non può coincidere con la QST, la quale, oltre a tutto, giunta a una certa temperatura, si ripiega verso il basso.
Journal de Phys., sér. II, vol. II, p. 399 (1883).
Journal de Phys., [2], 1886 e 1887.
Compt. Rend., tom. CXIV, p. 1093, (1892).
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Battelli, A. Sulle isobare dei vapori. Nuovo Cim 34, 5–13 (1893). https://doi.org/10.1007/BF02709653
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