Riassunto
“Vado a fare due passi, giusto per farmi un’idea della stratigrafia”. Jim Bowler, un uomo alto e riflessivo, che raramente non indossa il suo cappello akubra 2, “intervista il paesaggio” del Lago Mungo su richiesta dei colleghi, che vogliono farsi un’idea di massima sull’età del sito prima di avventurarsi nella datazione. Quella che potrebbe sembrare una massa amorfa di sedimenti, ai suoi occhi si srotola in una sequenza geologica chiara come una stratigrafia da manuale, registrando la risposta del paesaggio alle azioni del clima e dell’uomo. La sua fama è legata principalmente alla scoperta della Donna e dell’Uomo di Mungo, ai tempi in cui Jim era ancora ricercatore presso l’Australian National University. Ma il suo vero talento è quello geologico, per non parlare della sua abilità nel lanciare ipotesi innovative. Una di queste, sviluppata recentemente, riguarda una reinterpretazione della geomorfologi a che assegna un ruolo chiave alla calotta glaciale antartica nei mutamenti climatici globali; e le ipotesi di Bowler hanno la tendenza a rivelarsi fondate.
II titolo originale inglese — Mungo Lady gets a date — propone un gioco di parole intraducibile: a seconda del contesto, gets a date può significare “ha un appuntamento” oppure “ottiene una datazione”.
Caratteristico cappello di feltro a tesa larga utilizzato nell’outback australiano.
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Riferimento
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Tuniz, C., Gillespie, R., Jones, C. (2010). La vera età della Donna di Mungo. In: I lettori di ossa. I blu. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-1198-4_4
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