Estratto
Fin dalle epoche più antiche il medico è stata figura di tutto rispetto e autorità, in qualunque civiltà, assommando in sé competenze sapienziali e spesso religiose. Al di là e talora al di sopra di ogni potere civile, ha esercitato il suo potere, a volte esoterico, spesso misterioso, pur sempre carismatico, sui singoli, sui gruppi, spesso anche nei collettivi. Il suo potere è stato venerato, nella speranza o nell’illusione di una liberazione dal male: del corpo, spesso dell’anima. Nello scorrere dei secoli il medico ha assunto in sé le più svariate competenze filosofiche e scientifiche. Per molto tempo e in molti luoghi è stato “l’uomo di scienza”. In occidente col Rinascimento la scienza si è diversificata dalla filosofia e le varie scienze poi tra di loro: gradatamente le competenze del medico, ristrette nella loro amplitudine, si sono approfondite, dismettendo un certo carattere occulto, per diventare sempre più precise, chiare, efficaci. E infine la Medicina ha beneficamente colonizzato la Chirurgia. Il carisma del medico, spoglio degli antichi attributi, non è però diminuito: egli è restato “il dottore”, cioè per eccellenza colui che docet, o anche il doctior, ovvero il più dotto.
This is a preview of subscription content, log in via an institution.
Buying options
Tax calculation will be finalised at checkout
Purchases are for personal use only
Learn about institutional subscriptionsPreview
Unable to display preview. Download preview PDF.
Rights and permissions
Copyright information
© 2008 Springer
About this chapter
Cite this chapter
(2008). Cultura medica, tradizione e sviluppo della psicologia. In: La mente medica. Springer, Milano. https://doi.org/10.1007/978-88-470-0792-5_7
Download citation
DOI: https://doi.org/10.1007/978-88-470-0792-5_7
Publisher Name: Springer, Milano
Print ISBN: 978-88-470-0791-8
Online ISBN: 978-88-470-0792-5
eBook Packages: Behavioral ScienceBehavioral Science and Psychology (R0)